Yalangach, 30 Marzo 2004

“Le forze speciali sono comparse dal nulla, mascherate ed armate fino ai denti. Poi siamo stati rapidamente evacuati, e l’ attimo successivo abbiamo iniziato a sentire gli spari e le esplosioni.” – Testimone Oculare


Nella grafica, i luoghi degli attentati del 28 e del 29 marzo 2004 (&copy Reuters International)

A seguito degli attentati dinamitardi effettuati il 28 e il 29 marzo 2004 da gruppi di militanti islamici e che hanno causato la morte di 19 civili, le autorità uzbeke hanno autorizzato una maxi operazione antiterrorismo nei sobborghi di Tashkent. Gli attacchi del 29 (due dei quali effettuati da attentatori donne) hanno scatenato le reazione dell’ ex Stato sovietico contro gli estremisti islamici che minacciano la quiete e la stabilità interna del Paese. L’ Uzbekistan ha immediatamente sigillato le frontiere con il Tagikistan, considerate estremamente permeabili ed utilizzate quali rotte di accesso preferite dai terroristi. Martedi 30 marzo, le forze speciali del Ministero degli Interni circondano uno stabile nella cittadina di Yalangach (a soli tre chilometri dalla residenza del Presidente Islam Karimov), all’ interno del quale sono asserragliati 23 terroristi islamici. Gli agenti sembrano essersi posizionati a circa un centinaio di metri dal covo dei terroristi (un edificio in muratura). “Non potete immaginare quanto sia stato terribile -ha dichiarato un’ anziana donna residente nell’ area- prima le forze speciali sono comparse dal nulla, mascherate ed armate fino ai denti. Poi siamo stati rapidamente evacuati, e l’ attimo successivo abbiamo iniziato a sentire gli spari e le esplosioni”.



Lo stabile utilizzato quale covo dai terroristi islamici



L' ubicazione della città di Tashkent, nei cui sobborghi è stata effettuata l' operazione del 30 marzo 2004 (&copy AFP)

Un altro testimone oculare afferma che i terroristi hanno immediatamente preso posizioni difensive, uccidendo un residente che credevano essere un poliziotto. Improvvisamente le forze speciali hanno iniziato a fuggire, inseguite da una donna con indosso una cintura esplosiva. La terrorista ha successivamente cercato di lanciarsi contro un bus stipato di operai diretti verso i luoghi di lavoro, ma il mezzo è fortunatamente riuscito ad accelerare e fuggire. “La polizia ha finalmente colpito ad una gamba la donna che, dopo essere caduta a terra, si è fatta saltare in aria. La testa della terrorista è volata in aria, per atterrare nel cortile adiacente”, continua uno dei testimoni. Dopo una giornata di assedio, tutto il commando è stato infine annientato. “Venti terroristi si sono fatti esplodere mentre stavamo per arrestarli. Tre poliziotti sono morti e cinque hanno riportato ferite di varia entita'”, ha dichiarato il Ministro degli Interni.



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