
Tra tutti gli assetti delegati alle operazioni speciali delle forze armate statunitensi, il 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st S.F.O.D.-D), più comunemente noto con il nome di Delta Force, è indubbiamente quello coperto dal più stretto riserbo. Il 1st S.F.O.D.-D è una delle unità “black” del Department of Defense ed (insieme al SEAL Team Six, al 24th Special Tactics Squadron e all’ Intelligence Support Activity della CIA) è posto alle dirette dipendenze del Joint Special Operations Command (J.S.O.C.). La Delta Force deve la sua nascita alla perseveranza del Colonnello Charles Beckwith, veterano della guerra del Vietnam, dove aveva guidato un programma denominato Project Delta. Nel 1966, nell’ ambito delle prime fasi del conflitto in Vietnam, venne avviato il programma denominato Project Delta, volto alla qualifica ed all’ addestramento degli operatori della L.L.D.B. (le forze speciali del Vietnam del sud, alleato degli Stati Uniti contro il regime comunista del nord) e di numerosi agenti irregolari in operazioni di pattugliamento a lungo raggio (L.R.R.P., Long Range Reconnaissance Patrol), raccolta di informazioni in territorio nemico (operazioni HUM.INT., Human Intelligence), neutralizzazione di personalità di spicco, acquisizione bersagli e direzione di attacchi aerei su obiettivi Vietcong e Nord-vietnamiti, ricerca e salvataggio di personale alleato abbattuto in territorio ostile o liberazione di prigionieri di guerra, intercettazione di comunicazioni nemiche ed operazioni di disinformazione e guerra psicologica (PSY.OPS.).

Il nuovo gruppo per operazioni speciali venne dislocato presso il comando del Detachment B-52, facente capo allo U.S. 5th Special Forces Group, al quale venne delegato il compito di riunire un qualificato corpo istruttori per le reclute del progetto segreto. Nel luglio 1966, il vice comandante del U.S. 5th Special Forces Group fece visita al Maggiore John Murphy, comandante del Terzo Squadrone dell’ Australian Special Air Service Regiment (S.A.S.R.): il U.S. 5th S.F.G. richiedeva ufficialmente l’ invio di alcuni istruttori del Reggimento presso Nha Trang, sede addestrativa del Project Delta. Impossibilitato ad ottemperare alla specifica richiesta da parte statunitense, Murphy riuscì comunque nel proprio intento di far approvare l’ invio di tre istruttori del proprio squadrone, i quali, il 15 agosto 1966, vennero distaccati per sei settimane presso Nha Trang unitamente a sei membri dei “Green Berets” dello U.S. Army. Charles Beckwith (1929-94) fondatore e primo Comandante del 1st S.F.O.D.-D.

Costituito da dodici team ed al comando del Colonnello Charles Beckwith, il quale aveva precedentemente combattuto in Malesia a fianco dello Special Air Service britannico, il Project Delta vantava fra le proprie fila circa 450 uomini. Ogni team veniva ad esser costituito da sei operatori del L.L.D.B., due “Green Berets”, sei squadre denominate “Roadrunner” (composte da agenti vietnamiti camuffati da Vietcong e militari dell’ Esercito del Vietnam del Nord), una compagnia sicurezza ed un battaglione di Ranger quale forza di reazione rapida. Allo scopo di assicurare mobilità e supporto aereo alle operazioni del Delta, la 281st. Helicopter Assault Company e controllori di volo avanzati provenienti dalla U.S. Air Force e dallo U.S. Marine Corps vennero affiancati alla neonata forza per operazioni speciali. La ragion d’ essere del Project Delta venne meno con la cessazione delle ostilità in Vietnam.

A partire dagli anni ’70, il mondo assistette alla genesi del terrorismo islamico. La sicurezza del privato cittadino, in Patria quanto all’ estero, iniziò ad esser messa in discussione da un sempre crescente numero di atti terroristici. Gli Stati Uniti, a causa della propria politica estera, divennero uno dei bersagli preferiti dai milioni di disadattati che cercavano (e cercano tuttora) il riscatto delle masse arabe attraverso la violenza e la sopraffazione. Fu così che il Colonnello Beckwith, analizzando l’ entità dei rischi connessi al fenomeno, rifletté in merito all’ opportunità di dar vita ad un’ unità d’ élite in grado di colpire chiunque ponesse a repentaglio l’ incolumità dei cittadini statunitensi all’ estero (negli anni ’70, l’ eventualità di un attacco su suolo americano era del tutto inconcepibile). Ma Beckwith sapeva che, senza l’ aiuto di un qualche valido collaboratore, difficilmente sarebbe mai riuscito a far arrivare il proprio progetto all’ esame delle alte sfere dello U.S. Army. Voci in merito al progetto dell’ ufficiale, giunsero alle orecchie del Generale Bob Kingston di Fort Bragg, il quale vi riconobbe delle potenzialità, decidendo di contattare il Generale Edwin “Shy” Meyer, Deputy Chief of Staff dello U.S. Army ed in odore di ricevere la nomina per Chief of Staff, il quale da tempo condivideva le idee di Beckwith. I tre ufficiali si misero immediatamente al lavoro, individuando quella che sarebbe stata la missione della fantomatica unità e, di conseguenza, l’ entità della forza richiesta. Venne quindi stilata una Table of Organization and Equipment (TO&E), ove erano stabilite configurazione dell’ unità, gradi, armi ed equipaggiamento. Il TO&E permise di effettuare una valutazione in merito ai costi di start-up (avvio) dell’ unità ed il budget annuale necessario per il suo mantenimento.

Il Generale Meyer, dalla propria posizione all’ interno del Pentagono, iniziò quindi a ricercare fondi e uomini: questi ultimi furono prelevati direttamente da quelle unità che erano state costituite solamente sulla carta, ma che non erano ancora in realtà attive. I mesi successivi, sarebbero trascorsi anticipando le possibili domande ed obiezioni in merito alla costituzione dell’ unità. I tre ufficiali non fecero mai parola alcuna in merito al progetto ma, molto discretamente, sondarono il terreno onde individuare possibili nemici ed alleati per la propria causa. Nell’ estate 1977, il progetto venne ufficialmente presentato presso la Fort Benning Infantry Conference. Riscuotendo un buon successo, fu fortemente raccomandato al Chief of Staff dello U.S. Army di procedere immediatamente alla formazione dell’ unità. Il caso volle che quel Chief of Staff, fosse lo stesso Meyer! Il 21 novembre 1977, per ordine del Department of the Army, nacque il 1st. Special Forces Operational Detachment-Delta, a capo del quale venne posto il Colonnello Charles Beckwith. L’ ufficiale selezionò alcuni fidati collaboratori, scelse un angolo remoto e malmesso di Fort Bragg (North Carolina) dal nome di Aberdeen Camp (detto anche “The Ranch”) quale quartier generale della nuova unità e si mise immediatamente al lavoro. Ad occuparsi delle selezioni, venne posto il Sergente Maggiore Walter J. Shumate, un quarantaquatrenne arruolatosi nell’ esercito all’ epoca della guerra di Corea. Shumate deteneva l’ invidiabile primato di essere stato l’ elemento più anziano ad aver mai superato le selezioni per il reparto. A detta di molti, egli fu fondamentale per ricordare a tutti che, tutto sommato, coloro i quali erano chiamati a partecipare alle selezioni per entrare a far parte di uno dei reparti di forze speciali più prestigiosi al mondo, erano pur sempre uomini e non automi. Walt Shumate morirà per cause naturali alcuni anni dopo il suo ritiro.

Beckwith baserà la propria unità sul 22nd. rgt. S.A.S. britannico, ricalcandone le procedure di selezione e l’ addestramento (le prime reclute della Delta Force saranno infatti addestrate presso Hereford in Gran Bretagna, sede dello S.A.S.). I prerequisiti per le preselezioni erano un’ età minima di ventidue anni, almeno quattro anni e due mesi di servizio attivo, grado minimo di Staff Sergeant, aver totalizzato un minimo di 100 punti nel test attitudinale dello U.S. Army, nessun problema disciplinare ricorrente e nessuna condanna alla corte marziale. In ultimo, era necessario coprire una distanza a nuoto di 100 metri in uniforme da combattimento e stivali (senza alcun tempo massimo), nonchè superare il test di preselezione, denominato Ranger/SF Test. Se non si era scartati al termine della prima prova di preselezione, si doveva sostenere una marcia di diciotto miglia muniti di uno zaino da 40 libre (circa 80 chili), da effettuarsi nel minor tempo possibile.

Dopo la marcia, molti candidati erano scartatati ed era a questo punto che la selezione vera e propria poteva avere inizio. Quello che segue è il discorso tenuto dal Maggiore Odessa (responsabile della sezione addestrativa) alla prima classe di operatori (163 uomini) che si apprestavano ad iniziare le selezioni. “Ora che i preliminari sono terminati e parte degli individui meno determinati se ne sono tornati a casa, possiamo iniziare a fare sul serio. Nelle prossime settimane parteciperete al processo di selezione per entrare a far parte del 1st. Special Forces Operational Detachment-Delta. A dispetto del nome, questa non è un’ unità delle Special Forces. In forza di ciò, non appartiene, ne risponde, allo Special Forces Command. Questa è una nuova organizzazione il cui unico scopo è di effettuare controterrorismo ed altre operazioni speciali come stabilito dalla National Command Authority. Questo non è un corso addestrativo. E’ una selezione. Quelli idonei verranno addestrati una volta assegnati all’ unità. E ora, alcune regole di base. Sono poche e semplici. Qualsiasi cosa vedete, sentite e fate durante questa selezione, è classificato. Ve lo terrete per voi stessi. Qualsiasi cosa farete sarà esclusivamente frutto dei vostri sforzi individuali. Ciò significa che non assisterete gli altri candidati e che non riceverete mai assistenza da alcuno. Siete tutti soldati, sottufficiali ed ufficiali esperti. Sappiamo quindi che ognuno di voi può operare quale un membro o il leader di un team. Ma a noi questo non interessa. Vogliamo sapere come agite individualmernte. Per scoprirlo utilizzeremo una prova di navigazione in campagna o, come lo chiamano i civili, orientamento. Ogni giorno riceverete le istruzioni necessarie per mettervi in moto e, mentre andrete avanti, riceverete quelle per la prova successiva. Molte più di quante ne avete ricevute finora. Porterete un carico prestabilito tra i rendezvous stabiliti o, come li chiamiamo noi, RV. Al momento dell’ arrivo ad un nuovo RV riceverete nuove istuzioni dall’ istruttore sul posto. Avrete terminato la giornata quando uno degli istruttori vi dirà di togliervi lo zaino dalle spalle e sedervi. Gareggierete contro degli standard di tempo dei quali non verrete messi a conoscenza. Ad ogni modo, all’ inizio di ogni giornata vi sarà dato un tempo massimo. Se non sarete ad uno degli RV entro quel limite, vi sposterete sulla strada più vicina per sedervi dove potrete essere individuati. Un istruttore vi verrà a cercare. Se vi siete persi a tal punto da non riuscire a trovare una strada, o siete feriti ed impossibilitati a proseguire, usate il vostro kit di segnalazione d’ emergenza. Se avete una ferita grave, utilizzate la radio. Se arriva la notte e non siete stati trovati, accendete un piccolo fuoco in uno spazio aperto. Saremo alla vostra ricerca e verrete individuati. Mentre vi muoverete da RV ad RV, starete alla larga da qualsiasi strada o sentiero. Sono strade e sentieri tutte quelle vie percorribili tramite una jeep. Se la vostra rotta è parallela ad una di queste, ne resterete lontani almeno quindici metri. Potete utilizzare strade e sentieri solo per percorrere gli ultimi quindici metri per e da un RV. Se una volta ad un RV avete bisogno di cure mediche dite all’ istruttore “Ho bisogno di cure mediche”. Se per qualsiasi ragione, in qualsiasi momento, non vorrete più continuare la selezione, dite agli istruttori “Desidero ritirarmi volontariamente dal corso”. Nessuno discuterà la vostra decisione; verrete immediatamente esclusi e fatti rientrare presso la vostra unità originaria. Nessuna nota di demerito verrà inviata alla vostra unità. Ne voi, ne noi, parleremo di ciò che è avvenuto durante le selezioni”.

Successivamente, i candidati iniziarono la “Fase dello Stress”. Ecco quanto venne detto agli aspiranti Delta dal Maggiore Odessa :”Domani inizierete la Fase dello Stress. Sarete inseriti in un’ area montagnosa e remota. Bivaccherete all’ aperto. Preparatevi a dieci giorni sul campo ed equipaggiate gli zaini di conseguenza. Tutti i pasti saranno razioni C. Vi sarà fornita acqua potabile; non bevete da alcun fiumiciattolo o altro specchio d’ acqua. Dopo la riunione attualmente in corso, farete rapporto in armeria per prendere un’ arma e le mappe di cui avrete bisogno. Tenete tutto questo sempre con voi. Porterete l’ arma in mano; l’ arma non possiede tracolle e vi è vietato applicarne una o legarvela addosso (…) Per ciò che riguarda domani, il movimento tra RV verrà cronometrato e sarete giudicati sulla base di un preciso standard di tempo. Non preoccupatevi in merito al limite di tempo, fate semplicemente del vostro meglio. Alcuni di voi non soddisferanno gli standard del corso di selezione e, in forza di ciò, saranno rimossi. Costoro faranno ritorno alle unità di provenienza con una lettera indirizzata al proprio ufficiale in comando ove si specificherà come il soldato in questione sia un elemento eccellente ed un motivo di orgoglio per la propria unità, ma che purtroppo non è stato selezionato per il nostro reparto. Siete tutti soldati eccellenti, diversamente non sareste qui adesso. Le cose sono state abbastanza facili fino ad ora. Domani aumenterà il livello di difficoltà. Siate vigili, seguite le istruzioni e fate del vostro meglio. E’ tutto ciò che vi chiediamo”. Il giorno successivo gli uomini furono trasportati presso la Foresta Nazionale dei Monti Uwharrie, per la prova in questione. Al termine dei dieci giorni, erano rimasti solo diciotto uomini dei 163 che si erano presentati all’ inizio delle selezioni.

La Delta Force è ancora di stanza presso Forth Bragg, ove ha sede lo U.S.A.S.F.C., U.S. Army Special Forces Command (Airborne) (il Comando per le Operazioni Speciali dello U.S. Army), andando ad occupare un locale precedentemente adibito a prigione. Lo U.S.A.S.F.C. è ovviamente dipendente dallo United States Special Operations Command (U.S.S.O.COM.). La preparazione di base del futuro operatore ha luogo presso la J.F.K. Special Warfare Center and School (ubicata all’ interno di Fort Bragg). Prima di procedere nel fornire ulteriori informazioni riguardo a questo reparto altamente specializzato dello U.S. Army, appare necessario specificare come, per volontà stessa del Pentagono, le informazioni inerenti la Delta Force siano scarse e frammentarie: una trattazione precisa ed esauriente dell’ argomento resterà quindi, per molto a lungo, di ardua attuazione.