Sukkariyeh, 26 Ottobre 2008

Al-Mazidih era il facilitatore di Al Qaeda incaricato di agevolare l’ infiltrazione di terroristi in Iraq del nord, attraverso il confine siriano.


27 Febbraio 1991, Kuwait City, Kuwait: durante le ultime e piu' cruente fasi della liberazione della citta', il personale delle forze speciali statunitensi e' stato impegnato nello stanare gli ultimi cecchini iracheni in citta'. Costoro erano prevalentemente concentrati intorno all' ambasciata americana. Non e' chiaro di quale unita' facessero parte gli operatori in foto (Foto © D. Hudson)


Un’ operazione congiunta effettuata da personale dello United States Special Operations Command (U.S.S.O.COM.) e della Special Activities Division (S.A.D.) della C.I.A. (Central Intelligenece Agency), ha portato all’ individuazione di Badran Turki Hishan al-Mazidih. Il 26 Ottobre 2008, personale incaricato di catturare (od uccidere al-Mazidih) e’ stato infiltrato dall’ Iraq in territorio siriano, a bordo di tre o quattro elicotteri armati di missili. Teatro dell’ operazione e’ stata la casa dello stesso al-Mazidih, ubicata nella cittadina di Sukkariyeh, in territorio siriano ed a cinque miglia dal confine iracheno. Non sono state rivelate informazioni in merito alla dinamica del raid, ma e’ possibile che gli uomini delle forze speciali fossero presenti a bordo degli elicotteri solo per identificare il corpo del terrorista e confermarne l’ eventuale eliminazione. La sorte di al-Mazidih non e’ comunque chiara: testimoni oculari affermano infatti come due uomini siano stati caricati a bordo degli elicotteri al termine del raid.



Al-Mazidih, anche noto sotto lo pseudonimo di Abu Ghadiyah, era il facilitatore di Al Qaeda incaricato di agevolare l’ infiltrazione di terroristi in Iraq del nord, attraverso il confine siriano. Le forze statunitensi sono arrivate ad Al-Mazidih grazie agli interrogatori di personale di Al Qaeda catturato in Iraq. I terroristi hanno rivelato come Al-Mazidih (nominato nel 2004 responsabile logistico in Siria da Abu Musab al-Zarqawi), si occupasse di procurare armi, passaporti falsi, guide ed alloggio a centinaia di terroristi qaedisti in transito dalla Siria verso l’ Iraq, attraverso un punto di passaggio soprannominato “the uncontrollable gateway”. Dopo aver posto sotto sorveglianza il luogo, ed aver intercettato numerose comunicazioni radio e telefoniche, gli operatori statunitensi sono riusciti ad individuare Al-Mazidih. Le forze speciali ed il personale della S.A.D. hanno quindi seguito l’ obiettivo, di ritorno in Siria al termine dell’ ennesima operazione di infiltrazione di terroristi, lanciando l’ attacco nelle prime ore del mattino del 26 Ottobre 2008.



Il gruppo di Al-Mazidih si era gia’ reso responsabile nel Settembre precedente di un raid in territorio iracheno, che aveva provocato la morte di tredici abitanti di un villaggio non lontano dal confine siriano. Nell’ estate 2007, il gruppo di Al-Mazidih aveva inoltre massacrato undici poliziotti iracheni. Il Governo di Baghdad aveva quindi chiesto al regime siriano che il gruppo fosse portato dinnanzi alla giustizia, ma senza successo. La Siria, responsabile del clima di instabilita’ venutosi a creare in Iraq ed in Libano, ha condannato il raid antiterrorismo quale una “pericolosa aggressione”. Da notarsi come le agenzie di stampa siriane abbiano divulgato in internet una serie di foto ritraenti la sepoltura di sette civili. Secondo gli articoli comparsi online, questi sarebbero stati sterminati nel raid effettuato dalle forze speciali statunitensi le quali, sempre secondo le agenzie, avrebbero deliberatamente preso di mira il gruppo di civili. Il 28 Febbraio 2008, lo U.S. Department of the Treasury aveva designato Al-Mazidih, insieme ad altri tre individui, quale facilitatore di Al Qaeda in Iraq.

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