Operazione “Caesarea”

Sliema, 26 Ottobre 1995

Un motoscafo veloce salpò dalla Sicilia diretto verso Malta, con a bordo il Comandante dell’ operazione e colui il quale si sarebbe dovuto occupare dell’ eliminazione del terrorista.


Il candelabro della tradizione ebraica nell' emblema del Mossad , il temuto ed efficente servizio di intelligence israeliano . La parola Mossad sta per Istituto in lingua semitica

Quando la mattina del 26 ottobre 1995 , Fathi Abd al-Aziz Shqaqi , leader e fondatore di una fazione terroristica palestinese aderente alla Harakat al-Jihad al-Islami al-Filastini ( Jihad Islamica Palestinese , P.I.J. ), mise piede sull’ isola di Malta , non avrebbe mai immaginato di avere ancora poche ore di vita dinnanzi a sè . Nato nel gennaio del 1951 nella Striscia di Gaza e laureatosi in matematica all’ universita di Bir-Zeit , Shqaqi ( pronuncia Sciaki ; N.D.R. ) si trasferì nel 1974 in Egitto , onde frequentare la facoltà di medicina presso l’ università di Zaqaziq , divenendo ben presto attivo nei ranghi della Fratellanza Musulmana , e dalla quale fuoriuscì lo stesso anno a causa di dispute ideologiche . A seguito della rivoluzione islamica che nel 1979 portò al potere in Iran l’ Ayatollah Khomeini , Shqaqi scrive un opuscolo a sostegno di quest’ ultimo dal titolo ” Khomeini : La Soluzione Islamica e l’ alternativa ” , per il quale viene condannato a tre mesi di detenzione da scontarsi nelle carceri egiziane . Di ritorno l’ anno successivo nella Striscia di Gaza , usufruendo principalmente della collaborazione di studenti islamici radicali espulsi dall’ Egitto a causa delle proprie idee eversive , dà ufficialmente vita a quello che sarà l’ embrione del proprio gruppo terroristico , in realtà già parzialmente attivato da Shqaqi all’ epoca del proprio soggiorno in Egitto . Prezioso , in tale frangente , sarà l’ aiuto di Ramadan Abdallah Shalah , anch’ egli originario della Striscia di Gaza ( precisamente del campo profughi di Saja’ iyah ) , e di Abd al-Aziz Odah e Bashir Musa ( entrambi costituiranno il nucleo fondatore del movimento unitamente a Shqaqi ) .



I tre membri fondatori del gruppo , erano fortemente contrariati dagli atteggiamenti assunti dalla Fratellanza Musulmana e dai musulmani d’ Egitto , colpevoli , ai loro occhi , di aver assunto un atteggiamento estremamente moderato nei confronti della questione palestinese . Il programma ideologico proposto da Shqaqi e Musa per la nuova organizzazione , avrebbe fatto della liberazione della Palestina dalla presenza israeliana uno dei propri punti cardine , asserendo come solo in virtù di essa i popoli arabi ed islamici sarebbero stati nuovamente uniti . La parola d’ ordine veniva quindi ad essere jihad , la guerra santa per la liberazione della Palestina , la quale avrebbe conseguentemente condotto alla jihad per la riunificazione dei seguaci di Maometto sparsi per il mondo . Quale esempio per i popoli arabi tutti , Shqaqi , Odah e Musa , assunsero la rivoluzione islamica condotta nel ’79 da Khomeini , divenendo inoltre i primi appartenenti al movimento dei musulmani Sunniti ad integrare nel proprio credo il principio della vilayet-i-faqih ( la leadership degli uomini di religione ) di origine Sciita . Il disegno perseguito dai tre estremisti sembra averli inoltre messi in contatto con integralisti coinvolti nell’ assassinio del presidente egiziano Sadat , ucciso da un attentato dinamitardo nel 1981 .



Il gruppo terroristico si macchiò di alcuni fra i più drammatici attentati degli anni ‘ 80 , prevalentemente condotti nella Striscia di Gaza ed ai danni di militari e civili israeliani , tra i quali ricordiamo l’ assassinio del Capitano della polizia militare Ron Tal ( 1987 ) , l’ uccisione del riservista David Mashrati ( 5 dicembre 1993 ) , il rapimento e l’ assassinio del tassista Ilan Sudri ( 9 febbraio 1994 ) . Nell’ agosto 1988 , Shqaqi ed Odah vennero espulsi in Libano , ove ebbero modo di riorganizzarsi ed intessere fitte relazioni con unità dei Guardiani Iraniani della Rivoluzione e con gli Hezbollah . A seguito dell’ accordo israelo-palestinese di Oslo , Shqaqi rafforzò i propri contatti politici divenendo uno dei maggiori membri del Fronte del Rifiuto , movimento in parte appoggiato dalla Siria .



Fu nel gennaio 1995 che Israele decise di porre definitivamente Shqaqi in condizioni di non nuocere . La sua eliminazione venne ordinata il 26 dello stesso mese , dai membri della ” Commissione X ” del Mossad ( ” Istituto ” in ebraico ) , i servizi di intelligence israeliani , riunita al secondo piano del Ministero della Difesa a Tel Aviv . Pochi giorni prima che la commissione si riunisse , Shqaqi aveva rivendicato alcuni attacchi terroristici avvenuti in Israele ad un giornale arabo con sede a Londra . Circa quaranta operatori del Mossad , tra tiratori scelti , esperti in sicurezza e comunicazioni , vennero distaccati in Sicilia , Libia e Malta nell’ ambito di quella che venne battezzata operazione ” CAESAREA ” . Un centro comando e controllo ( C3 ) , venne allestito presso La Valletta , capitale dell’ isola di Malta , grazie ad agenti giunti nell’ arcipelago impiegando le identità di facoltosi turisti in vacanza con le proprie ” consorti ” . La base operativa avanzata venne ben presto posta in allerta . Il terrorista palestinese avrebbe intrapreso un viaggio onde recarsi in Libia per un meeting con il Colonnello Muhammar Gheddafi , uno dei maggiori fautori del terrorismo internazionale nel corso degli anni ’70 ed ’80 e mai completamente dissociatosi da taluni gruppi di integralisti musulmani . Gli alti vertici del Mossad decisero di tenere sotto costante osservazione Shqaqi , e di procedere alla sua eliminazione solo quando questo fosse giunto a Malta per fare ritorno a Damasco transitando attraverso Roma per via aerea .



Quando il 26 ottobre un agente di origine tunisina , distaccato in Libia , avvertì la postazione C3 de La Valletta che l’ obiettivo si era appena imbarcato sul traghetto ” Garnata ” alla volta di Malta , un motoscafo veloce salpò dalla Sicilia diretto verso l’ isola con a bordo il comandante dell’ operazione e colui il quale si sarebbe dovuto occupare dell’ eliminazione del terrorista . Dopo aver attraccato sotto il Fortina Hotel di Tigné , presso Sliema ( pronuncia Slima ; N.D.R. ) , i due agenti vennero trasferiti nella base operativa allestita nella capitale a bordo di due delle circa sette macchine affittate presso un garage nella cittadina di Mosta da ” turisti ” e ” businessmen ” impersonati dagli uomini del Mossad .



Il cadavere del terrorista palestinese Fathi Abd al-Aziz Shqaqi , riverso sul selciato di Tower Road ( Sliema ) , viene analizzato dagli esperti di forensica del Malta Police Corps

Alle ore 9:00 circa , il ” Garnata ” sbarcava Shqaqi presso Pinto Wharf , il porto turistico dell’ isola . Il terrorista si introduceva nel Paese facendo uso di un passaporto libico a nome Ibrahim Ali Shawesh , dirigendosi verso la cittadina costiera di Sliema a bordo di un taxi . Ad attenderlo nella hall dell’ Hotel Diplomat , una coppia di ” turisti ” del Mossad , al corrente del fatto che il terrorista vi avrebbe preso una stanza grazie all’ intercettazione di una telefonata effettuata da Shqaqi al suo contatto libico a Malta ( probabilmente personale della locale ambasciata libica ) . L’ uomo trascorre circa cinque minuti all’ interno della stanza 616 . Dopo aver nuovamente contattato il suo referente libico , lascia l’ albergo per effettuare shopping nei negozi di Sliema , la coppia di agenti israeliani a tenerlo sotto costante osservazione . Saranno questi ultimi ad allertare il gruppo di fuoco , composto da due agenti posizionatisi nei pressi dell’ entrata del Diplomat a bordo di una Yamaha EXT . La motocicletta venne introdotta nel Paese mesi addietro da un ” turista ” francese , mentre la targa Q-6904 , fu rubata cinque anni prima a Malta in previsione di una futura operazione sull’ isola ( a riprova delle stupefacenti capacità operative del Mossad ) .



Quando Shqaqi venne avvistato a pochi metri dall’ entrata dell’ hotel , uno dei due agenti , sceso dalla moto , gli si avvicinò alle spalle con rapidità . Dopo averlo chiamato per nome ed aver causato la reazione sorpresa dell’ uomo , il quale era certo che la sua presenza sull’ isola fosse passata del tutto inosservata , l’ agente esplose tre colpi d’ arma da fuoco in rapida successione e a distanza ravvicinata contro il bersaglio piccolo del terrorista ( la testa ) , voltatosi di scatto verso il proprio aggressore . Quest’ ultimo , una volta caduto a terra il terrorista , gli si fece incontro esplodendo altri tre colpi a bruciapelo contro il volto dell’ estremista islamico , il quale giaceva ormai esanime in una pozza di sangue . Nonostante le urla di una donna , la quale aveva assistito alla scena , l’ operatore ebbe il tempo di raccogliere da terra i bossoli espulsi dalla propria arma e di dileguarsi a bordo della motocicletta condotta dal proprio collega e scortata da tre automobili guidate da agenti del Mossad .



Rilevamenti sul teatro dell' operazione



Il mezzo venne abbandonato nel tunnel San Piju , in corrispondenza dell’ estremità inferiore di Manwel Dimech Street , ove i due agenti effettuarono un cambio di abiti prima di esser nuovamente condotti presso Fort Tignè , dal quale , unitamente al proprio comandante , salparono verso la Sicilia a bordo dello stesso motoscafo che li aveva trasportati , per poi raggiungere Tel Aviv a bordo di un jet privato . Contemporaneamente a Sliema , sei ” turisti ” del Mossad fornivano ” testimonianze oculari ” del delitto agli agenti del Malta Police Corps ed ai giornalisti accorsi sulla scena , mentre a La Valletta la base avanzata veniva smantellata e bonificata da eventuali tracce che riconducessero alla presenza degli operatori che per settimane l’ avevano occupata . In meno di ventiquattro ore , tutti gli agenti avevano fatto ritorno in Israele .



A seguito della morte di Shqaqi , la guida della fazione terroristica ( la più importante in Palestina dopo Al Fatah e Hamas ) venne assunta da Ramadan Abdallah Shalah . Shalah , intimo di Shqaqi , prese in gioventù la via dell’ estero , approdando ufficialmente a Londra per motivi di studio . Parallelamente alla propria attività di studente presso la University of Durnham ( ove discuterà una tesi in economia ) , si trovò a dirigere l’ ufficio londinese della Jihad Islamica Palestinese , occupandosi di attività propagandistiche a fini sovversivi tanto fra la locale comunità islamica , quanto nei Territori Occupati . Nel 1990 si trasferirà negli Stati Uniti , ove terrà dei corsi sul medioriente presso la South Florida University di Tampa , divenendo inoltre direttore della World and Islam Studies Enterprise ( WISE ) , uno degli innumerevoli ” centri culturali ” islamici dislocati in buona parte del globo e volto , in via ufficiosa , a fornire supporto e bacini di reclutamento per le organizzazioni terroristiche mediorientali .



L' ex leader libico Muhammar Gheddafi . La posizione fortemente antisemita di Gheddafi lo portò ad elogiare la profanazione di un cimitero ebraico francese avvenuta nei primi anni '90 ( foto © Pigi / Cipelli )

Ma l’ avvicendamento ai vertici dell’ organizzazione non fu la sola conseguenza dell’ abbattimento di Shqaqi . Lo stesso Shalha puntò l’ indice contro la Libia di Gheddafi per non esser stata in grado di proteggere adeguatamente il leader terrorista nel corso del proprio ” viaggio di affari ” . In un’ intervista rilasciata al giornalista maltese Joe Mifsud ( unico occidentale ad esser stato in grado di intervistarlo ) , Shalha ebbe modo di affermare : ” Dopo l’ assassinio realizzammo che Shqaqi venne lasciato solo senza alcuna protezione , in attesa che gli israeliani perpetrassero il loro crimine nei suoi confronti ” . Egli spiega che , il 26 ottobre 1995 , avrebbe dovuto incontrarsi con il leader terrorista presso l’ aeroporto di Damasco unitamente ad altri rappresentanti della P.I.J. , ma ventiquattro ore dopo vennero informati dalla missione diplomatica libica a Malta che un esponente della Jihad Islamica era stato ucciso sull’ isola e che i connotati dell’ uomo corrispondevano a quelli di Fathi Abd al-Aziz Shqaqi . L’ intervista condotta da Mr Mifsud ebbe luogo nel campo di Yarmouck ( Siria ) , sotto stretta sorveglianza per timore di infiltrazioni di agenti del Mossad ( sembra infatti che un membro del team incaricato di terminare Shqaqi , avesse infatti avuto precedentemente modo di incontrare il bersaglio fingendosi un giornalista ) . Il defunto leader della P.I.J. fu presente a Malta in almeno altre otto occasioni , tra le quali il 12 dicembre 1993 per recarsi in Libia , nel giugno 1994 con lo stesso Shallah , nell’ agosto 1994 , e nel 1995 rispettivamente in aprile , l’ 11 ottobre ed il giorno della propria morte avvenuta il 26 dello stesso mese ad opera del Mossad .

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito - By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito - The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close