
Fondata a seguito del passaggio di competenze, in ambito di contro-terrorismo, dall’ Emergency Response Team della Royal Canadian Mounted Police alle forze armate canadesi il 1° aprile del 1993, la Joint Task Force 2 è un’ unità d’ élite in merito alla quale sono ufficialmente disponibili ben poche informazioni. “Non ne parliamo poichè non vogliamo dare indizi in merito alle sue capacità (…) Quelli che dovrebbero esser contrastati dall’ unità, potrebbero infatti utilizzare queste informazioni per i propri scopi”, dichiara il Maggiore Ric Jones del Canadian Army. Precedentemente alla nascita della J.T.F.2, sembra fosse attiva una Joint Task Force 1, costituitasi tra il 1990 ed il 1991 poco prima di “DESERT STORM” e sciolta immediatamente al termine del conflitto. La J.T.F.2 è di stanza a Dwyer Hill, nei dintorni di Ottawa. L’ identità dell’ ufficiale in comando, un Tenente Colonnello, è celata per motivi di sicurezza. La consistenza del reparto si attesterebbe su 200/250 operatori, selezionati dalle tre specialità del Canadian Army, il quale ha usufruito di un budget iniziale di 20 milioni di dollari per l’ approvigionamento di materiali da destinarsi alla J.T.F.2.

Il mandato primario del reparto è “to be ready to respond as a force of last resort to terrorist events or major disturbances of the peace affecting national security”. In forza di ciò, la J.T.F.2 è addestrata per intervenire tanto sul suolo federale canadese, quanto in conflitti esterni. Essa è quindi in grado di condurre operazioni di riacquisizione di obiettivi in mano a terroristi, liberazione ostaggi, e tutto quanto ricada nella dottrina della “guerra non convenzionale”. Su suolo nazionale, la J.T.F.2 risulta avere la priorità di intervento nell’ ambito di “hostage-taking situations”, ciò implica che un team espressamente dedicato sia all’ erta ventiquattro ore su ventiquattro onde rispondere con preavvisi minimi ad un’ eventuale crisi.