J.T.F.2 – Joint Task Force 2 – Attività Operative

1994, Ruanda: commandos dispiegati nell’ ambito dell’ operazione ONU volta al salvataggio dei rifugiati ruandesi. In Uganda sarebbe inoltre stata allestita una base avanzata dalla quale i commandos avrebbero lanciato operazioni HUM.INT. (Human Intelligence) all’ interno del territorio ruandese.



Un operatore munito di pistola mitragliatrice H&K MP5

Agosto 1994, Victoria, Canada: unità dispiegata con compiti di controterrorismo nell’ ambito dei Commonwealth Games. Proprio al fine di preparare i militari allo specifico impiego, le autorità predisposero un’ esercitazione della durata di tre giorni dal nome in codice “Praetorian” , volta alla risoluzione di una crisi con ostaggi, la quale ha coinvolto in tutto circa 400 persone, tra cui gli agenti del Canadian Security Intelligence Service (C.S.I.S.). Non tutto però risulta esser andato nel verso giusto. Il reparto, all’ epoca comandato dal Tenente Colonnello Gaston Cote, ha dispiegato per l’ occasione oltre 100 operatori, due dei quali sono rimasti coinvolti nell’ esplosione accidentale di una granata “flash-bang”, la quale ha staccato di netto due dita ad un militare ed ustionato alle ginocchia un altro membro dell’ unità. L’ incidente ha avuto luogo nelle ultime fasi dell’ esercitazione, tenutesi in un vecchio cementificio presso Bamberton. I due feriti sono stati evacuati tramite elicottero verso l’ ospedale più vicino.



1996, Zaire: il reparto è impegnato in servizio protezione V.I.P. per il Generale Maurice Baril, aiutandolo ad oltrepassare il confine tra Ruanda e Zaire.



1994, Visoko, Bosnia: due team forniscono protezione nel corso della visita alle truppe canadesi da parte del Primo Ministro Jean Chretien. Nel corso della visita, proprio al di fuori del campo canadese, truppe musulmane hanno esploso colpi d’ arma da fuoco per giustiziare un proprio compagno accusato di tradimento. I tiratori scelti della J.T.F.2 non hanno aperto il fuoco poichè i soldati non rappresentavano una minaccia diretta all’ incolumità del Primo Ministro.



Dicembre 1994, Bosnia: il reparto è dispiegato nei Balcani, al fine di procedere all’ eventuale liberazione di 55 peacekeepers canadesi caduti prigionieri dei Serbi. Secondo il “The Ottawa Citizen”, la crisi si sarebbe però risolta senza l’ intervento del reparto, quando i militari sono stati rilasciati incolumi (anche se fonti ufficiali non hanno rilasciato alcun commento in merito). Sempre in Bosnia, il reparto avrebbe condotto operazioni HUMI.INT. (Human Intelligence).



1996, Haiti: elementi della J.T.F.2 vengono inviati sull’ isola di Haiti, onde addestrare le forze di polizia locali e condurre raid volti al sequestro di quantitativi di armi in possesso di estremisti appartenenti a frange rivoluzionarie. L’ unità ha, in tale ambito, offerto la propria protezione al Presidente haitiano Rene Preval.



1996, Lima, Perù: nel 1996, quattordici ribelli Tupac Amaru presero in ostaggio circa 500 civili all’ interno della residenza dell’ ambasciatore giapponese in Perù, con l’ intenzione di ottenere il rilascio dei propri “compagni d’ armi” dalle prigioni del Paese. Il Governo canadese si propose quale mediatore per la crisi, offrendo al commando ribelle un salvacondotto per Cuba tramite aerei canadesi. Le intenzioni delle autorità canadesi erano però ben diverse da quelle manifestate: uno degli apparecchi avrebbe dovuto portare con se un distaccamento della J.T.F.2, il cui compito sarebbe stato quello di tendere un’ imboscata ai ribelli non appena questi fossero saliti a bordo di uno degli aerei. Il piano venne abortito con il fallimento dei negoziati, e le forze speciali peruviane assaltarono la residenza dell’ ambasciatore, eliminando i ribelli e salvando gli ostaggi. Il raid venne assistito dagli uomini della Counter-Revolutionary Warfare Wing dello Special Air Service britannico, il quale è solito condurre addestramenti congiunti con la J.T.F.2.



1997, Bosnia: servizio protezione V.I.P. per il Ministro della Difesa canadese Art Eggleton in visita nei Balcani.



Aprile 1999, Kosovo: la J.T.F.2 è ancora una volta nei Balcani, sotto la diretta supervisione della Combined Joint Command Special Operations Task Force (C.J.C.S.O.T.F.), di stanza nella base italiana di San Vito dei Normanni, Puglia.



Questa immagine, ritraente membri della J.T.F.2 e prigionieri talebani od appartenenti ad Al-Qaeda , è stata motivo di imbarazzo per il Ministro della Difesa canadese Arthur Eggleton ( foto © Associated Press / Dario Lopez-Mills )



Dicembre 2001, OPERAZIONE “ENDURING FREEDOM”: circa 40 operatori sono dispiegati in Afghanistan quale parte della Task Force “K-bar” canadese. Il reparto ha preso parte ad operazioni di ricognizione nelle aree “calde” del Paese.



Operatore della J.T.F.2 presso l' aeroporto internazionale di Haiti, nel corso delle operazioni di evacuazione dei cittadini canadesi presenti sull' isola. Il milite è armato di fucile d' assalto Colt CAR-4, equipaggiato con mirino Trijicon ACOG

Febbraio / Agosto 2004, Repubblica di Haiti: la J.T.F.2 è dispiegata nella Repubblica di Haiti quale parte integrante della task-force statunitense e canadese attivata nell’ area, al fine di vigilare sul passaggio di poteri tra il deposto presidente Jean-Bertrand Aristide e le milizie ribelli.



Operatore della J.T.F.2 a bordo di un veicolo ATV, presso l' aeroporto internazionale di Haiti. Alle sue spalle, un gruppo di Marines statunitensi

La rivolta aveva avuto inizio il 5 febbraio precedente, causando un ingente numero di vittime tra la popolazione civile. Circa 500 truppe canadesi sono state schierate da febbraio ad agosto sull’ isola, pattugliando le strade di Port-au-Prince e supportate da sei elicotteri. Il 25 febbraio una piccola forza costituita da nove operatori della J.T.F.2, è giunta presso la capitale haitiana, al fine di proteggere lo staff della locale rappresentanza diplomatica canadese. I militi dell’ unità speciale hanno inoltre ricevuto l’ incarico di effettuare l’ evacuazione dei cittadini canadesi presenti nel Paese. Trenta operatori hanno assicurato l’ aeroporto, supportati da due tiratori scelti posizionati sulla torre di controllo ed incaricati di coprire l’ imbarco dei civili a bordo di tre C-130 Hercules dell’ aviazione canadese.



Due operatori della J.T.F.2 ripresi unitamente ad un ufficiale statunitense (sinistra) ed uno francese (destra) ad Haiti. L' uomo in abiti civili è un ufficiale canadese

 

Militi della J.T.F.2 ad Haiti



Marzo 2003 / … , Iraq: nel marzo 2003, il Governo canadese ha ammesso la presenza di trentuno militari in Iraq. Secondo i dispacci ufficiali, i militi non parteciperebbero comunque alle operazioni di combattimento, anche se la presenza in teatro della J.T.F.2 e le dichiarazioni rilasciate da alcuni alti ufficiali del Canadian Army, potrebbero essere indicative dello svolgimento di attività di prima linea da parte di alcune delle unità dispiegate.



Operatori della J.T.F.2 ripresi in Iraq, a bordo di veicoli 4X4 HUMVEE dotati di mitragliatrici Browning cal.50 in 12,7 mm



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