Il 5 settembre 1972, l’ ex Germania ovest è teatro di uno dei più drammatici eventi dalla fine del secondo conflitto mondiale: aiutati dal gruppo marxista-leninista delle Cellule Rivoluzionarie (all’ interno del quale militava, tra gli altri, Hans-Joachim Klein, amico di lunga data dell’ ex Ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer) un commando di terroristi palestinesi appartenenti al gruppo “Settembre Nero” (diretto da Sabri Al-Banna, alias Abu Nidal) irrompe nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera, città delegata in quell’ annata ad ospitare i giochi olimpici, uccidendo due membri della squadra olimpica israeliana e rapendone altri nove. Le autorità tedesche, non avendo a disposizione alcun reparto antiterrorismo, si trovano totalmente impreparate a fronteggiare la crisi. I terroristi chiedono che siano messi a loro disposizione due elicotteri all’ aeroporto militare di Furstenfeldbruck con i quali affettuare la fuga.
Una vecchia immagine del G.S.G.9 tratta dal catalogo ufficiale prodotto dalla ditta Heckler&Koch tedesca per pubblicizzare la serie MP5
Proprio mentre il commando si appresta a salire a bordo degli aviogetti con gli ostaggi, il comandante in capo dell’ operazione da ordine ai suoi uomini di aprire il fuoco sui terroristi. Ha inizio una furibonda sparatoria al termine della quale resteranno uccisi i nove ostaggi ed alcuni membri del commando palestinese. Inutile parlare delle polemiche cui seguirono al disastroso esito dell’ operazione e dell’ imbarazzo di una nazione intera la quale, proprio al fine di migliorare la propria reputazione agli occhi della comunità internazionale, dopo il secondo conflitto mondiale aveva scelto di non formare alcuna squadra speciale costituita da militari, ben sapendo che un reparto di tal tipo avrebbe potuto rievocare alla memoria le SS e la Gestapo della Germania nazista.
Ulrich K. Wegener : fondatore e comandante del G.S.G.9 dal ’72 al ’79 ; nel 1980 sarà presente a Princess Gate ( Londra ) in veste di consulente per l’ operazione NIMROD dello Special Air Service
Il 19 settembre successivo, a due sole settimane di distanza dal massacro di Monaco, la Federazione decise di dare il via alla creazione di una propria unità antiterrorismo. Il Ministro degli Interni Hans-Dietrich Genscher affidò tale compito a Ulrich K. Wegener, giovane ufficiale di collegamento della Polizia di Frontiera Federale. Forte di un considerevole periodo di servizio trascorso presso l’ accademia del Federal Boureau of Investigations (F.B.I. ) di Quantico (Virginia), Wegener era esperto di tattiche controterrorismo, acquisite lavorando a stretto contatto con i reparti speciali israeliani. Sembra infatti che egli avesse partecipato all’ operazione “FULMINE / JONATHAN” (Entebbe, 1976), nel corso della quale le forze speciali israeliane liberarono 254 passeggeri tenuti in ostaggio da terroristi palestinesi e milizie ugandesi all’ interno dell’ aeroporto internazionale dello Stato africano. Wegener assemblò un gruppo di sessanta volontari e, lavorando a stretto contatto con lo Special Air Service britannico e le unità di paracadutisti israeliane, diede il via ad un corso di selezione della durata di tredici settimane, al termine delle quali solo il venti per cento dei candidati venne ritenuto idoneo all’ impiego. Il 17 aprile 1973, ad appena sette mesi di distanza dai tragici eventi di Monaco, il GrenzSchutzGruppe 9 (G.S.G.9), diviene pienamente operativo, ponendosi sotto il comando diretto della Bundesgrenzschutz, la Polizia Federale di Frontiera.
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