
Nel Dicembre 2011, l’ Israeli Defense Forces (I.D.F.) ha attivato il suo Depth Corps, un’ unita’ nata al fine di coordinare operazioni multi disciplinari a lungo raggio ed oltre le linee nemiche delle unita’ dell’ I.D.F. Originariamente operante tra il 1986 ed il 1988, il ruolo e l’ entita’ numerica del Depth Corps venne gradualmente ridotta fino al 2011 quando, sotto l’ impulso del Capo di stato Maggiore Benny Gantz, gli viene assegnato il ruolo di coordinamento delle operazioni militari congiunte in teatri dall’ elevato valore strategico.
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Modellato sullo U.S. Special Operations Command, il Depth Corps rappresenta la volonta’ dello stato maggiore israeliano di spostare il fulcro delle operazioni militari da dispiegamenti convenzionali lungo i propri confini, a missioni di penetrazione a lungo raggio, effettuate principalmente dalle forze speciali con il supporto dei reparti convenzionali. Considerata la missione dell’ unita’, resta difficile non pensare come i teatri strategici di riferimento principali possano essere l’ Iran e tutte quelle nazioni che, a seguito della “primavera araba”, hanno visto la destabilizzazione dei regimi che le controllavano a favore di movimenti islamici a marcata presenza di elementi jihadisti.[break][break]

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Gantz ed il Ministro Ehud Barak hanno rivitalizzato il corpo seguendo le raccomandazioni di uno studio commissionato al Generale Gadi Eizenkot, ex comandante dell’ I.D.F. Northern Command, responsabile per il confine con il Libano e le alture del Golan. Nello studio Eiezenkot ha individuato la necessiuta’ per l’ I.D.F. di riformulare le proprie priorita’ strategiche, onde poter fronteggiare efficacemente le nuove minacce risultanti dai cambi di regime in vari paesi arabi avvenuti nel 2011. La necessita’ di disporre di una forza per operazioni a lungo raggio venne individuata gia’ nel 1982, ma la sua costituzione fu rinviata fino al 1986 a causa della guerra in Libano. Il Generale Doron Rubin fu posto a capo del corpo, che venne pero’ sciolto nel 1988 dopo il raid contro una base del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale (operazione “Blue and Brown”). Nel corso dell’ operazione, quattro soldati della Brigata Golani vennero lasciati indietro, per essere successivamente estratti da quattro elicotteri d’ attacco Cobra sotto il fuoco nemico. Attaccati ai pattini degli apparecchi, i quattro vennero trasportati in salvo verso il mare, per essere raccolti da unita’ navali. Rubin diede le dimissioni subito dopo l’ operazione, e l’ unita’ fu assorbita nel Northern Command.[break][break]

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Il Depth Corps ha il duplice compito di supportare i dispiegamenti in profondita’ delle forze speciali e di operare direttamente sul terreno, ma in maniera covert, nel caso di attacchi aerei a siti di interesse. In circostanze specifiche il comando potra’ richiedere il dispiegamento di unita’ speciali, che comandera’ direttamente, ma che rimarranno soggete all’ usuale catena di comando in tutti gli altri casi. L’ idea di fondo e’ che le operazioni in profondita’ necessitano di una perfetta sinergia tra diverse branche delle forze armate. Il Mossad, l’ intelligence militare e le unita’ convenzionali e non, dovranno quindi imparare ad operare congiuntamente al fine di combattere minacce quali le ambizioni nucleari iraniani ed il traffico di armi a favore di Hamas ed Hezbollah, nonche’ minacce terroristiche globali. Operazioni quali le presunte azioni dirette condotte dalle forze speciali e dall’ aviazione israeliana contro gruppi terroristici in Sudan sono stati casi isolati e la conseguenza di intuizioni di singoli ufficiali, che le hanno poi proposte all’ intelligence. Il Depth Corps, analizzera’ invece le varie minacce continuamente e metodicamente, producendo una soluzione per ognuna di esse.[break][break]

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Il corpo avra’ anche il compito di supervisionatre l’ addestramento delle forze speciali, arrivando ad una completa interoperabilita’ tra queste ed il superamento delle rivalita’. “Fino ad oggi sono state poche le operazioni condotte congiuntamente da piu’ di una forza speciale”, ha dichiarato il Generale Ilan Paz, ex comandante delle forze speciali dell’ aeronautica. “La creazione di questo comando sara’ giustificata solo se riuscira’ a raggiungere una totale sinergia tra le forze speciali e ad operare quale moltiplicatore di forze”, continua Paz. Ma gli esperti dicono che non sara’ facile creare questa sinergia, dato che le forze speciali fanno proprie diverse tradizioni di combattimento acquisite nel corso di decadi di operativita’. “Se il comando riuscira’ ad integrare e coordinare fra loro unita’ aventi differenti capacita’ di combattimento, sara’ un tremendo moltiplicatore di forze”, afferma il Generale Dov Sedaka, ex comandante del Sayeret MAT.KAL. Ed e’proprio per questo che, il Generale Shai Avital, ex comandante del Sayeret MAT.KAL., e’ stato straordinariamente richiamato dal pensionamento per guidare il Depth Corps. Avital e’ in possesso dell’ esperienza e dell’ autorita’ necessarie per comprendere le necessita’ e capacita’ delle forze speciali che comandera,’ e ottenere il rispetto degli uomini che le compongono.