
Lo chiamano The Reaper, il Mietitore, ed in un solo dispiegamento in Afghanistan ha neutrallizzato ben 33 talebani. Nicholas Irving e’un tiratore scelto dei Rangers, unita’ d’elite dell’ US Army. La prima eliminazione l’ha effettuata appena diciottenne in Iraq. Oggi di anni ne ha trenta, e racconta la sua esperienza in un libro, intitolato “Way of the Reaper”, dove ricorda quella missione, che il suo battaglione ha ribattezzato Hotel Party, durante la quale “c’erano soldati che saltavano giu’ dagli elicotteri, ogni tipo di IED e munizioni, ed io ero sigaretta in bocca e piedi a penzoloni fuori dall’elicottero a far fuori terroristi.” Mentre i suoi colleghi Ranger assaltavano l’hotel, lui era li’ a fornirgli copertura, affermando di aver perso il conto di quanti nemici avesse abbattuto. Ad un certo punto il mitragliere dell’elicottero e’ stato colpito, lasciando l’apparecchio senza protezione e costringendo i piloti a sporgersi dalla cabina di pilotaggio per bersagliare gli insorti a terra con le loro pistole.

Dopo il congedo Nick ha fatto fatica a tornare alla vita da civile, combattendo per un certo periodo contro lo spettro dell’alcolismo e con la stress da disordine post traumatico. Superati i problemi con l’alcol, ha deciso di mettere nero su bianco la sua esperienza e dedicarsi ad aiutare i veterani come lui. “Nella comunita’ delle forze speciali ci insegnano a non esprimere le nostre emozioni e ad agire da duri, ma questo ti fa male a lungo termine. Non c’e’ nulla di male a discutere di quello che hai fatto o di quello che non dovresti fare. Ho imparato molto dalle avversita’, perche’ ti fanno crescere. Mi mancano il cameratismo ed i miei compagni, ma c’e’ un limite a quanto puoi farti sparare addosso o a quanta gente puoi ammazzare.”