
L’Europa sta per cadere nuovamente vittima dell’Islamic State (IS), che colpira’ facendo uso dei suoi agenti piu’ violenti. Ne e’ convinto Jean-Paul Laborde, capo dell’agenzia antiterrorismo delle Nazioni Unite. Si tratta di cittadini dell’ Unione Europea veterani dei teatri iracheni e siriani e che, dopo le sconfitte subite, sarebbero pronti a vendicarsi proprio nei Paesi di provenienza. I servizi di sicurezza degli stati membri dell’ Unione hanno fallito nel compito di rintracciare e neutralizzare i soggetti in questione che, forti dell’esperienza maturata in guerra, stanno per fare ritorno a casa.
Sono circa 5000 i cittadini dell’ UE attualmente in armi con l’IS e con altri gruppi estremisti in Siria. L’organizzazione terroristica finanzia il viaggio verso l’Europa di ogni clandestino che sia pronto a compiere attentati, offrendo alle reclute fino a 1000 dollari per unirsi alle proprie fila. Secondo il think tank britannico Quilliam Foundation, i minori sono i piu’ suscettibili alla radicalizzazione da parte dei predicatori, che regolarmente si inflitrano nei centri di accoglienza e nelle comunita’ di immigrati in Europa.
“L’ Islamic State e Boko Haram fanno uso di incentivi finanziari per reclutare all’interno dei campi per i rifugiati e lavorano con i trafficanti per facilitare il viaggio dei loro agenti verso l’Europa” dichiara un portavoce di Quilliam.